AETERNA. La ragazza sbagliata

(9 recensioni dei clienti)

14,00 

di Vanessa Genre

 

«Buongiorno miei cari! Questo è un messaggio a reti unificate, perciò in questo momento tutti voi ad Aeterna mi starete ascoltando, dico bene?»

Ann ebbe l’istinto di voltarsi in cerca di spiegazione ma trovò solo la faccia concentrata di Åke e quella stizzita di Jack che sembrava voler essere da tutt’altra parte.

«Miei cari, vi sto mandando questo messaggio perché, come ben sapete, nella giornata di ieri è terminato il nostro raccolto…» Alla parola raccolto Ann fu percorsa da un brivido.

Alt, un passo indietro.

Ann è quella che – sbagliando – si può descrivere come una ragazza qualunque, alle prese ogni giorno con sogni, paure, desideri e insicurezze…

Tutto in lei pareva indirizzato verso una vita già prestabilita da un dio svogliato – una laurea, un lavoro, una casa – quando però quello stesso dio, inciampandosi chissà come tra i gomitoli del destino, finì con ingarbugliare l’esistenza di Ann.

E da qui parte il romanzo: durante il suo viaggio negli States per iniziare l’anno di Erasmus viene rapita e segregata in una villa ai margini della civiltà, dove scopre l’esistenza di un uomo, Ernest, padrone e ideatore di una nuova società, Aeterna, pronta a rivoluzionare il pianeta…

Che dite, la situazione non è ancora abbastanza ingarbugliata?

Aggiungeteci anche che l’interesse tra Ann e Jack potrebbe modificare quel labile confine tra rapita e rapitore, che le persone rapite … pardon: prelevate da Ernest non sono del tutto innocue, e che soprattutto Ann è stata sì rapita ma per sbaglio.

Insomma: sicuri che Ann sia davvero una ragazza qualunque?

 

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Ecco un’anteprima del romanzo
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01.

4 settembre 2032.

«Ann sbrigati, perderai l’autobus per l’aeroporto» urlò la sua coinquilina dall’altra stanza.

«Ho quasi finito, sto cercando di chiudere questa maledetta valigia!»

Ann aveva ventun anni e una vita che lei definiva “tranquilla, anche troppo”. In realtà non ricordava nemmeno più il suo ultimo un giorno libero e anche se le fosse capitata l’occasione non avrebbe potuto che negarselo, soprattutto dal momento che avrebbe dovuto affrontare l’Erasmus per completare i suoi studi sulle politiche estere negli Stati Uniti, dopo anni di sacrifici e di una borsa di studio finalmente da sfruttare. Insomma, Ann aveva un’idea tutta sua di vita tranquilla, e neppure immaginava quanto i fili del suo destino si sarebbero ingarbugliati di lì a breve.

Quella mattina era in ritardo: doveva ancora chiudere la valigia, salutare la coinquilina e prendere l’autobus che l’avrebbe portata direttamente in aeroporto, tutto in dieci minuti.

Ecco, i dettagli prima della partenza non li ricordava molto bene, così come molte delle cose riguardanti la sua vita prima di quei giorni.

Ann fin da bambina aveva sentito dire che quando si sta per morire riaffiorano i momenti più importanti; per quanto ne sapeva lei, i ricordi ritornavano a loro piacimento e non restava che tentare di afferrarli, anche se i ricordi di quei giorni sembravano esserle sfuggiti tra le mani, svaniti in fondo al tunnel della memoria.

Era una pallida mattina di fine estate, questo sì se lo ricordava, il sole filtrava timido dai tetti dei palazzi, la sua coinquilina le aveva preparato il caffè e dato un arrivederci col gusto amaro dell’addio. Certo, in teoria si sarebbero viste nove mesi dopo, alla fine del suo Erasmus, ma Ann sapeva che non sarebbe comunque tornata a vivere lì: dopo la laurea l’obiettivo era di trovare lavoro e una casa tutta per sé.

Era felice di partire per gli Stati Uniti per affrontare la sua prima vera avventura da adulta; sola, in un paese straniero, avrebbe potuto fare chissà quali esperienze, ma soprattutto si sarebbe potuta descrivere per la donna che voleva diventare.

Arrivò in aeroporto intorno alle nove quel mattino, il volo per New York sarebbe partito dal Terminal 8 due ore più tardi per atterrare negli States in pieno pomeriggio, con un fuso orario di circa sei ore. Appena seduta in aereo prese due compresse di En, il modo migliore per stemperare l’ansia di un viaggio così lungo e recuperare almeno in parte quelle migliaia di ore di sonno arretrate. Anche del viaggio quindi non ricordava nulla. Al risveglio si accorse che l’aereo era già in fase di atterraggio, giusto in tempo per guardare dal finestrino quei pixel che si trasformavano via via in grattacieli e quartieri sterminati.

Ci vollero quasi due ore per superare il controllo dei documenti e ritirare la sua valigia al rullo; l’aeroporto era una vera e propria città e lei non aveva mai visto niente di così imponente ed organizzato… proseguì a vuoto per qualche decina di minuti prima di trovare l’uscita. Una volta all’esterno non le restava che prendere un autobus per Washington DC, raggiungere la sua stanza al college, smaltire il jet-lag e prepararsi per l’indomani, quando sarebbero iniziate le lezioni e le visite al Governo e con esse la sua nuova vita da adulta. Al collo aveva un tesserino di riconoscimento di colore arancione, sapeva che alla fermata avrebbe trovato altri compagni e organizzatori con lo stesso segno di riconoscimento. Durante il tragitto le sue labbra inciampavano in mezzi sorrisi ripensando alla meravigliosa esperienza che stava per vivere, a tutte le cose che avrebbe imparato, alle persone che avrebbe conosciuto.

Non lo sapeva, nessuno lo sa mai.

Nessuno le aveva detto che la sua vita sarebbe cambiata quella sera.

Nessuno lo sapeva, nessuno tranne loro.

Il destino si manifestò sotto forma di un furgone nero, di quelli coi finestrini oscurati e il portellone laterale. Per i rapitori fu sufficiente accostare, scendere e puntarla: in un attimo Ann si ritrovò all’interno.

Neanche a dirlo, nessuno nei paraggi si accorse di nulla, tutto troppo concentrati sui propri smartphone per accorgersi di lei.

A dirla tutta, quando il portellone ancora non era chiuso completamente Ann tentò di liberarsi, ma una delle due persone che l’avevano trascinata all’interno fu più rapido nel bloccarne i movimenti e tapparle la bocca.

In trappola sperò in un miracolo, pur sapendo che nessuno di quegli conosciuti aveva a che fare con le parole che sentì prima di essere bendata: «Non ci pensare nemmeno, è tutto inutile.»

9 recensioni per AETERNA. La ragazza sbagliata

  1. Giulia (proprietario verificato)

    Romanzo da leggere tutto d’un fiato,la scrittura è fluida,la trama intrigante e non mancano i colpi di scena!arrivi alla fine e vorresti avere il secondo capitolo da leggere!!qui c’è del talento!

  2. Denise (proprietario verificato)

    Una storia apparentemente fantasiosa,ma ricca di riferimenti alla realtà. A tratti si può pensare ad ispirazioni letterarie come Orwell e Stevenson con il suo”double”, che ben incarna il personaggio di Jack. Libro consigliato per chi avesse voglia di un libro ricco di suspense fino all’ultima pagina.

  3. Alice

    Libro bellissimo, storia intrigante e adatta a tutte le età. A chi piacciono i colpi di scena e sicuramente è un libro consigliato! Arrivata alla fine e aspetto già il secondo.

  4. Roberta (proprietario verificato)

    Ottimo libro adatto anche agli adolescenti. Cattura l’attenzione, crea aspettative e suspance. Scorrevole e con linguaggio impeccabile. Insomma un BEL Libro.

  5. Valeria (proprietario verificato)

    Libro intrigante. Lettura fluida e mai noiosa. Dialoghi e linguaggio adatto a tutte le età. Direi libro dispotico fino alla parte finale, dove, i colpi di scena, lo fanno rientrare nel genere fantasy. Ora aspettiamo il secondo con ansia. Consiglio la lettura.

  6. Roberta (proprietario verificato)

    Libro scorrevole, magnetico. Rapido da leggere e intrigante anche per ragazzi adolescenti. Da leggere e regalare.

  7. Giuly (proprietario verificato)

    Romanzo coinvolgente, setting ben studiato e trama che fornisce molti spunti di riflessione sulla nostra società.
    Scrittura fluida e chiara, capitoli non eccessivamente lunghi e ricchi di suspence, si legge davvero tutto d’un fiato!
    In fremente attesa del secondo capitolo, non si può far altro che congratularsi con l’autrice!

  8. Gisella (proprietario verificato)

    Libro di piacevole lettura, intrigante e dalla trama coinvolgente . La storia di genere fantasy offre molti spunti di riflessione sulla nostra società. Ne consiglio la lettura sia a ragazzi che ad adulti.
    L’autrice è una piacevole rivelazione. In attesa del secondo libro

  9. Gisella

    Libro di piacevole lettura, intrigante e dalla trama coinvolgente . La storia di genere fantasy offre molti spunti di riflessione sulla nostra società. Ne consiglio la lettura sia a ragazzi che ad adulti.
    L’autrice è una piacevole rivelazione. In attesa del secondo libro

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