Il filo di seta

La scrittrice

Anna Salvadei nasce a Milano nel 1999. Attualmente frequenta il Politecnico di Milano aspirando a diventare, in un futuro prossimo, architettrice. Innamorata da sempre dell’arte in tutte le sue forme inizia fin da giovanissima a scrivere, creare e fare teatro.
Il suo primo romanzo è “La pudicizia della pazzia”, pubblicato per la prima volta con la casa editrice Bookabook nel 2021; l’autrice ha da poco concluso il secondo volume di questa saga che verrà pubblicato su Amazon.
Nell’ottobre dello stesso anno ha vinto il diploma di merito al concorso “Storie di nessuno” indetto da LAReditore con il suo racconto “Eppure stessa terra sotto i piedi”.
Fra i suoi progetti futuri c’è anche la pubblicazione di una serie su Webtoon a cui sta lavorando attualmente grazie alla collaborazione con l’illustratrice Valentina Coda.
"Sarebbe bello dopo il morire vivere ancora(?)"
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L'illustratrice
Valentina Coda nasce a Milano nel 1990. Adora disegnare fin da quando era piccola.
Dopo aver portato a termine il percorso alle scuole superiori di abbigliamento e moda ha continuato studiando alla Scuola del fumetto a Milano.
Attualmente lavora part-time in un supermercato di Milano aspirando a diventare, in un futuro prossimo, comic artist. Sta attualmente collaborando con la scrittrice Anna Salvadei per la realizzazione di un Webtoon.
“Ho conosciuto Anna tramite conoscenza in comume e subito mi ha esternato il suo entusiasmo per la scrittura, la sua passione! Ci siamo trovate perché la mia è il disegno… quindi perché non unire le due cose? Il messaggio era ben chiaro!
Stavo implodendo di entusiasmo ma per fortuna abbiamo iniziato a parlare di un possibile progetto a fumetti da creare assieme e l’entusiasmo ha trovato la sua giusta strada. Dopo di che c’è stata questa collaborazione per “Il filo di seta”.
Nel contempo, mentre ci scambiavamo idee su possibili nuovi mondi da creare, le ho fatto conoscere alcuni personaggi che avevo nel cassetto da anni, non avevano mai visto la luce e… chissà quando la vedranno, ma sono molto contenta di prendere in mano queste creature e portarle alla nostra lente di ingrandimento! Come due scienziate dell’immaginario, renderle protagoniste di quello che spero sarà una buona e soddisfacente lettura per tutti i nostri futuri lettori, è il nostro obiettivo!”

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Carɜ amicɜ, come state? Siete prontɜ per immergervi con noi dietro le quinte di “Il filo di seta?
Abbiamo preparato moltissime curiosità e sorprese (alcune, purtroppo per noi, anche imbarazzanti XD).
Partiamo insieme per questo viaggio?
Di cosa parla il libro?
Il protagonista della storia è un piccolo filo di seta senziente, il libro segue tutto l’arco della sua vita a partire dalla nascita. Affronterà vari ostacoli, andrà incontro a difficoltà, farà nuove amicizie… Insomma, vivrà come qualsiasi altro essere umano, a parte per due piccole particolarità: non si può muovere da solo e soltanto alcune persone saranno in grado di sentire la sua voce.
Che tematiche affronta?
Sotto questo punto di vista il libro è molto vario. Si passa attraverso il tema della vecchiaia, della morte, solitudine, il concetto di famiglia, di amore, di ricchezza e povertà, di felicità, tristezza e violenza, di orgoglio, umiltà e pace.
Troppi? Forse sì, scommetto che leggendo ne trovereste molti altri.
La vita però è mutevole e così le nostre emozioni.
A chi è adatto?
Io credo che sia adatto a un’ampia fascia di persone, dai ragazzi delle medie fino agli adulti. I temi trattati possono fungere da insegnamento, ma allo stesso tempo potrebbero generare nuovi spunti a chi sa bene cosa aspettarsi dalla vita, magari alleviando il suo peso.
Com'è nata l'idea?
Era estate e, nonostante la tremenda allergia verso ogni genere vegetale, stavo leggendo sotto un albero a leggere, circondata da un grande prato. A un tratto noto su uno stelo vicino a me un piccolo bruchino verde, ma sarà successivamente, dopo la visione di un documentario sui bachi da seta, che l’idea prenderà la sua forma definitiva.
Il viaggio del filo (2021-2023)
La prima cosa che ho fatto nel momento in cui l’illuminazione si è concretizzata è stato prendere gli acquerelli e disegnare su carta l’immagine che si era creata nella mia testa.

Originariamente a essere senziente e umanizzato (come vedete in figura) doveva essere il baco che qui appare in entrambe le sue forme: quella originale (anche se nel disegno rappresentato in dimensioni minori rispetto alla realtà) sulla guancia e quella umanizzata. Il momento rappresentato è quello della massima sofferenza, l’attimo in cui il baco avvolto nel filo viene gettato nell’acqua bollente.
A questo punto è diventato evidente che non poteva essere lei la protagonista.
Sono partita così a scrivere, presa dalla febbre delle prime pagine. Eccovi le bozze del primo capitoletto (per fortuna che a questa bozza sono seguite molte altre riscritture!).




Non nego che a volte sia interessante nella mente dell’ideatore, ma a volte è imbarazzante mostrare i primi lavori, no? Prima di conoscere Valentina avevo pensato di illustrare da sola il libro, le storie sarebbero diventate più vivide agli occhi del lettore. Per fortuna che l’ho incontrata, sennò queste sono le immagini che avreste trovato nel libro…





Senza dubbio meglio le sue, eh? XD
Io e Valentina ci siamo conosciute un po’ per caso, tramite conoscenze in comune, ma ci siamo trovate subito bene sotto tanti punti di vista, non solo quello lavorativo.
Abbiamo collaborato con passione, attraverso un confronto continuo, incontrandoci dove possibile, su gelide panchine e caldi bar.
Così dalle prime bozze…









…abbiamo lavorato fino a ottenere le illustrazioni che potete trovare nel libro.
Siamo partiti dalla genesi del libro, percorrendo le varie tappe, giungendo alla stampa grazie a JeetWriteDo che ci ha permesso di raggiungere questo enorme obiettivo.
Ringraziamo tutto lo staff che ci ha seguito dal profondo del nostro cuore.